Nel suo ultimo libro “Nexus”, pubblicato nel 2024, lo storico e filosofo Yuval Noah Harari esplora l’impatto delle intelligenze artificiali sulla società, adottando una prospettiva storica unica.
La tesi centrale di Harari è che le società umane possono essere interpretate come “reti di informazioni” e che le AI rappresentano il primo strumento creato dall’uomo capace di manipolare e generare informazioni in modo autonomo, con una velocità e una scala senza precedenti.
L’autore ci guida attraverso un viaggio nella storia delle reti informative, mostrando come queste abbiano plasmato le società umane sin dall’età della pietra, passando per le città-stato greche, gli imperi romano e cinese, le grandi religioni, le economie industriali, fino ad arrivare alle democrazie, alle autocrazie e ai totalitarismi del XX secolo.
In questo affascinante percorso, Harari invita i lettori a riflettere sul rapporto tra informazione e realtà, distinguendo tra realtà oggettive e intersoggettive, e approfondendo i legami tra burocrazia, mitologia e tecnologia. Il cuore del saggio è proprio l’analisi della relazione tra “informazione e tecnologie”: ogni grande rivoluzione tecnologica – dalla scrittura alla stampa, dal telegrafo alla radio, dai media tradizionali a internet – ha ampliato sia le possibilità di accesso alle informazioni, sia le capacità di controllo su di esse.
Queste innovazioni tecnologiche hanno reso possibili tanto le democrazie di massa quanto i regimi totalitari del Novecento. Harari si interroga quindi sulle potenziali conseguenze storiche e sociali dell’attuale rivoluzione guidata dall’intelligenza artificiale.
Rawrview
Senza cedere a facili profezie, Harari affronta il tema con la prudenza dello storico, mettendo in guardia dai rischi di un approccio ingenuo all’AI. Nexus si rivela un invito stimolante e rigoroso a una riflessione profonda sulle implicazioni etiche, sociali e politiche di questa nuova era tecnologica: consigliato!